A poco meno di un mese dall'attesissimo terzo campionato italiano offline, ripercorriamo i momenti più significativi dell'edizione dello scorso anno e, con l'aiuto di alcuni graditissimi ospiti, riflettiamo sull'impatto che Swos ha avuto non solo sulla nostra adolescenza ma anche sulla nostra vita da adulti.

                                                                           

                                                                                                           

                                                     A cura di Simone Bianchini (si ringraziano Jon Hare, Philipp Habermann e Andrea "Spaced")

 

Dopo il roboante successo riscosso lo scorso anno, a fargli da cornice il gozzoviglio videoludico  di una Gamesweek milanese come non mai brulicante di appassionati di videogiochi nostrani, ritorna il tanto atteso Campionato Italiano di Sensible Soccer.

Quando? Sabato 29 Ottobre, questa volta nella Capitale (zona Aurelio - Baldo) organizzato, come di consueto, dai ragazzi di SwosIT.

In attesa di scoprire chi trionferà quest'anno, ricapitoliamo quanto accaduto nella passata edizione, giusto per farvi salire un po' l'hype e la nostalgia inside e sentiamo cosa ne pensano i protagonisti.

"Cominciò tutto con quella recensione su The Games Machine, doveva essere l'estate del '92 o giù di lì", Simone (anche se nell'ambiente si fa chiamare Retri, che fa più figo) conobbe Sensible Soccer sulle pagine della sua rivista di giochini preferita e da allora non ha più smesso di giocarci.

"Qualche anno più tardi mi feci regalare un Commodore Amiga perchè era appena uscita l'ultima versione (Sensible World of Soccer, NdR), c'erano tutte le squadre del mondo e se ottenevi risultati ti chiamavano ad allenare in nazionale. Dovevo giocarci".

Retri è il Campione Italiano in carica di questo classico senza tempo, recentemente inserito nella lista dei 10 titoli più influenti della storia dei videogiochi da un team di ricercatori dell'Università di Stanford, assieme a pietre miliari quali Tetris, Super Mario Bros. e DooM.

Un titolo conquistato al termine di un torneo combattutissimo, che ha visto almeno una quarantina di irriducibili fan provenienti da tutta Italia sfidarsi su hardware rigorosamente dell'epoca e rivalità decennali degne di un derby della Madonnina sfolgorare, illuminate dalla luce fioca di un vecchio monitor a tubo catodico.

"E' stato un po' come chiudere il cerchio", aggiunge un Retri un po' emozionato al momento della consegna dell'ambito trofeo.

Al suo fianco, a completare il podio, l'asso salernitano Emanuele Cuomo e l'Ingegnere Lorenzo "del Dego" Forlino, sorpresa assoluta della manifestazione, "è surreale, sono passato dai torneini all'uscita da scuola, coi compagni di classe a fare il tifo dal letto a castello, a vincere praticamente tutto online, a questo", in mezzo, una vita.

"Mi rendo perfettamente conto che non si tratti di e-sport ai livelli di Starcraft o DoTa 2 e con Daigo "The Beast" Umehara se va bene ho in comune il numero di scarpe, tuttavia trovo vi sia qualcosa di dannatamente romantico, se non addirittura borderline stoico, in un manipolo di retrogiocatori che si ritrova, a vent'anni di distanza, per darsele di santa ragione al pezzo di electronic entertainment che li ha accompagnati per una vita, mossi unicamente da una passione immarcescibile. Non puo non scapparti un sorriso".

"Forse" e qui le parole di Simone si colorano di un pizzico di ilarità e goliardia "anche perchè a vederci così, a 30 anni suonati, intenti a urlare a un televisore col joystick in mano e indosso la maglietta lucida della squadra del cuore, siamo pure un pò ridicoli".

E SwosIT non può non trovarsi d'accordo. Su entrambe le cose.

 

Il podio dello scorso anno, da sinistra verso destra Manuel (terzo classificato), Retrieving (Campione), Forlino (secondo classificato)

 

Jon Hare è considerato il padre dei giochi calcistici moderni (con buona pace di Dino Dini e "Seabass" Takatsuka), nonchè uno dei game designer più brillanti della storia.

Al suo genio dobbiamo capolavori quali Parralax, Wizball, Microprose Soccer, SEUCK, Wizkid, Cannon Fodder e, appunto, Sensible Soccer.

Quando SwosIT gli chiede se non trovasse singolare il fatto che vi sia ancora così tanto interesse attorno a un gioco di quasi vent'anni fa, ci risponde che "No, è fantastico che alla gente importi ancora qualcosa".

"Il fatto che SWOS sia ancora così apprezzato ci ripaga in un certo senso di tutti gli sforzi profusi durante il suo concepimento; è un progetto che abbiamo amato fino in fondo e vedersi ritornare un po' di quell'affetto da parte dei fan, dopo tutti questi anni, è davvero una bella sensazione"  

SWOS è invecchiato comeil buon vino (a dispetto della grafica bidimensionale e delle limitazioni tecniche dell'epoca), dimostrandosi peraltro terreno perfetto per il cosiddetto "competitive gaming", gli chiediamo se la cosa l'abbia colto di sorpresa.

"Sono considerazioni che mi inorgogliscono, non sono sicuro di poter predire a priori se un titolo invecchierà bene o meno, ciò che posso affermare è che, se progetti qualcosa con l'ambizione di produrre un classico senza tempo, e così è stato per SWOS, avrai maggiori probabilità di ritrovarti fra le mani un prodotto longevo - sono felice che SWOS abbia fatto furore anche a Milano".

E' notizia di qualche mese fa ormai quella del Kickstarter lanciato dallo stesso Jon, allo scopo di sviluppare il seguito spirituale di SWOS.

Il titolo, che si chiamerà "Sociable Soccer", punta decisamente sul multiplayer online, forse la più grande lacuna del predecessore, alla quale però questi ragazzi hanno ovviato alla grande.

"Mi chiedo se reggerà il confronto" Incalza Retri "Le competizioni online di SWOS si susseguono ininterrottamente da oltre 10 anni, sono ricche di storia, ci si conosce tutti e siamo come una grande famiglia".

"l'Italia peraltro ha una grande tradizione in tal senso, alcuni dei giocatori più talentuosi e vincenti di tutti i tempi sono infatti italiani, io stesso ho dovuto fare parecchia gavetta per arrivare fin qui, quando cominciai, nel 2008, le perdevo tutte 10 a zero!".

Difficile a credersi dopo aver visto le magie di cui è capace con quel joystick.

"Però anche all'estero ci sono giocatori formidabili, Playa ad esempio, era uno di quelli che me le dava di santa ragione! ".

Philipp Habermann, nome di battaglia "Playaveli", è il poster-boy del Sensible Soccer moderno, se vi fosse un titolo di "Mr. SWOS" l'avrebbe vinto all'unanimità.

8 volte Campione del Mondo, fonte di ispirazione per centinaia di giocatori col suo stile spettacolare (allorchè pragmatico, come da tradizione teutonica) e figura centrale dello storico sito tedesco sensiblesoccer.de, non c'è competizione su cui il tedesco non abbia messo le grinfie in tanti anni di onorata carriera, "sfidarlo quando è in giornata è come affrontare la Germania del 7-1 al Brasile" ci confida Retri.

"Giocandoci è istantaneamente palpabile l'essenza stessa del calcio", Philipp ci spiega perchè, dopo tutto questo tempo, abbia ancora voglia di giocare.

"Il turbinio di emozioni, i momenti drammatici, l'adrenalina, la tensione, il sangue e le lacrime e inoltre, è permeato da un senso dell'umorismo che ti conquista e da una profondità che trascende quella di un normale gioco elettronico".

La sua specialità però sono le competizioni dal vivo, dove è implacabile.

"I tornei offline come quello della Gamesweek, catturano in maniera ancora più efficace l'intensità del gameplay e avvicinano l'esperienza a quella del calcio reale. Il tuo avversario ti siede accanto e puoi guardarlo negli occhi, attorno a te il tifo incessante, tutto questo è ormai entrato a far parte della mia vita".

SWOS come paradigma del multiplayer calcistico dunque.

SWOS, di fatto, nasce come titolo multiplayer; la leggenda narra che inizialmente non si trattasse altro che di un mod di ispirazione calcistica di MegaLoMania, messo assieme per allietare le pause dei membri dell'ormai defunta Sensible Software, durante le interminabili sessioni di coding.

A dispetto di un impianto di gioco 2D al servizio di un gameplay facile da metabolizzare ed apparentemente spartano nell'approccio, SWOS offre al giocatore diverse chiavi di lettura ed un'esperienza di gioco stratificata: immediatezza e frenesia per il casual player, profondità e varietà per i veterani, strategia e vagonate di metagame/yomi per i pro.

La combinazione fra un sistema di controllo monobottone capace di adattarsi in tempo reale al contesto e che ancora oggi rappresenta lo stato dell'arte in quanto a duttilità (specialmente in un'era caratterizzata dall'uso sistematico di un numero spropositato di pulsanti e dalla necessità di complicate combinazioni di input per realizzare le cose più semplici, prerogativa delle cosiddette simulazioni) e di routine per la gestione dell'AI dei giocatori controllati dalla CPU estremamente eleganti nella loro frugalità, nonchè avveniristiche per l'epoca, danno origine ad un fluire per certi versi naturale dell'azione, che ricorda molto da vicino la dinamicità dello sport al quale si ispira il gioco.

La palla, incapace di rimanere attaccata al piede del giocatore per più di qualche secondo, è costantemente oggetto di una fitta rete di passaggi di tikitakiana memoria, che sovente culmina in verticalizzazioni fulminee, cross dalle fasce da insaccare per mezzo di spettacolari tuffi di testa o insidiose conclusioni, le cui traiettorie danzano sullo schermo assoggettate all'immancabile aftertouch (altro trademark della serie, dai tempi di Microprose Soccer sul C64), per posarsi beffardamente nel sette. Tiro a banana anyone?  

I match che ne scaturiscono sono sempre avvincenti e mai ripetitivi. Non è difficile immaginare perchè i videogiocatori di allora ne abbiano nostalgia.

SwosIT è il sito creato da Andrea, per gli amici "Spaced", per dare un luogo d'approdo ai fan di Sensible Soccer che si ritrovano a vagare nel mare magno internettiano, alla ricerca di qualche traccia del loro gioco preferito di qualche decade fa.

Quando gli chiediamo cosa l'abbia spinto a rimetterci di tasca propria per tirare su un portale che non sfigurerebbe in una produzione a tripla A è perentorio, "non volevo che scomparisse quello che è stato a tutti gli effetti il testamento dei miei anni 90. Associo a SWOS la spensieratezza e la voglia di vivere di quegli anni" e aggiunge, negli occhi, un ragazzino, "E' come fare un tuffo nel passato, l'entusiasmo è lo stesso di allora, quando un nuovo utente mi confida di averlo fatto tornare ragazzo, mi sento spronato a migliorare sempre più l'esperienza SWOS Online nel suo insieme".

Un vero Chairman.

In poco tempo SwosIT ha fatto breccia nel cuore degli appassionati ed è divenuto il punto di riferimento internettiano per gli amanti di Sensible Soccer, contando circa 150 utenti che partecipano ai campionati online organizzati mensilmente, a fronte di oltre 2000 iscritti "e il nuovo sito è online da poco più di 2 anni".

Il segreto alla base di tale successo? E' tutto gratuito (e sì, c'è il benestare di Jon Hare), contenuti e competizioni sono interamente gestiti da un volenteroso manipolo di fan e poi c'è la "Carriera Online", praticamente il sogno proibito di una generazione di retrogiocatori e vero e proprio fiore all'occhiello della community italiana.

"Avete mai sognato di giocare le mitiche "carriere" di Sensible World of Soccer con i vostri amici?  Beh, ora potete".

Su SwosIT è infatti possibile rivivere l'esperienza videoludica delle leggendarie "Carriere" di Sensible World of Soccer in chiave multiplayer online, grazie ad internet, ai moderni browser e all'emulazione Amiga.

Eccetto che stavolta si gioca online contro appassionati provenienti da tutta europa.

Great Scott.

 

Ordunque, se non siete tra quei pochi eccentrici che all'epoca preferivano Kick Off (tsé) e in attesa di Sociable Soccer, direi che ci si becca sui campetti pixellati! 

 

                                                                                                                                                             

Commenti   

+1 #2 Isidoro 2016-10-13 02:37
Ottima lettura per autofomentarsi in vista del campionato italiano a Roma!
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+1 #1 Gabry1980 2016-10-01 20:48
lunga vita.... :-)
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